JEAN-JACQUES CONFURON

La nascita di questo Domaine si deve ad un matrimonio, quello tra Jean Confuron e Anne-Marie Bouchard originaria di Premeaux; entrambi possedevano dei vigneti e, a seguito della loro unione, decisero di stabilirsi a Premeaux, in Borgogna, nel dipartimento della Côte-d'Or e di impegnarsi nella cura della loro proprietà. Jean e Anne-Marie hanno avuto, in seguito, due figli; Christian e Jean-Jacques che hanno lavorato insieme, nel Domaine di famiglia, fino al 1980, anno in cui hanno scelto di separarsi e di dividere in due parti la proprietà di famiglia.
Dopo la morte, nel 1982, di Jean-Jacques, sua figlia Sophie e il marito Alain hanno preso in gestione l'azienda vitivinicola; composta da 8,5 ettari vitati, l'azienda vanta, in particolare, vigne a Romanée-Saint-Vivant e a Clos Vougeot, è quasi esclusivamente basata sulla coltivazione del pinot nero e, dal 1991, è impostata in regime biodinamico.
Alain e Sophie, inizialmente, ben poco conoscevano della vite e del vino; non tardarono, però, a comprendere quanto potesse essere importante una gestione sostenibile del vitigno, lavorato, tutt'oggi, almeno in parte, con l'impiego di cavalli.
Alain è un degno rappresentante dei vini della tradizione e grazie ad una profonda conoscenza della biodinamica, ottiene dei vini di terroir, eleganti e dal grande potenziale.
Tra i prodotti del Domaine meritano, sicuramente, una menzione il Clos-Vougeot Grand Cru e il Romanée Saint-Vivant Grand Cru.
Il primo, pinot nero in purezza, non tarda a mostrarsi per il vino di grande classe che, in effetti, è; nato all'interno di quella che è una delle denominazioni simbolo della Borgogna, affina in barrique ed è un Rosso consistente, ricco, nitido e di trama piena: assaggiarlo non può che essere un privilegio.
Il Romanée Saint-Vivant Grand Cru, invece, pinot Nero di grandissimo pregio, affina in barrique ed è un vino in cui, a dominare, sono eleganza, complessità e lunghezza: poterlo bere è una vera e propria fortuna.

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