L'INSOLENT
François Ecot, originario della Borgogna, fondò ed in seguito gestì la Jenny & Francois, una delle prime selezioni di vini naturali importati a New York. Un giorno però, stanco del commercio e voglioso di mettersi in gioco, Francois decise di ritornare in patria e di stabilirsi nella Yonne a Mailly-le-Château, tra Vezelay e Auxerre, a produrre vino. Lì comprò alcuni terreni dove piantò diverse varietà autoctone, come il gamay, il pinot beurot, il cèsar, il pineau d’aunis e l’abouriou, ma anche diverse più comuni come il pinot noir, lo chardonnay, l’aligotè, e la grenache.
La sua filosofia in vigna non ammette nessun tipo di aiuto chimico, bensì si basa sull’utilizzo di preparati naturali, sulla prevenzione, e sulla gestione del vigore della vite stessa.
La vinificazione avviene all’interno del suo piccolo garage, che un tempo era un fienile in pietra, dove François utilizza sia delle grandi botti in legno, che dei serbatoi in plastica ed in cemento.
Anche qui dentro la parola d’ordine è la stessa dei campi, nessun aiuto, nessuna correzione, nessun compromesso. Il vino deve essere una fedele espressione del terreno, ed una vera e propria estensione del produttore.
François è stato affettuosamente soprannominato dai colleghi e dai clienti il “Willy Wonka della vinificazione”, a causa delle sue bizzarre fermentazioni e dei suoi vini estremamente vivaci e molto poco convenzionali.
Oltre ai terreni di sua proprietà Ecot lavora anche una vigna in affitto di Mercurey Premier Cru che imbottiglia declassandola a semplice Vin de France, d’altronde come il resto dei suoi vini. Questa vigna, molto vicina a casa sua, era stata abbandonata per più di 80 anni prima che Francois decidesse di ridarle una nuova vita. I suoi sono vini completamente atipici ma comunque molto ben bilanciati, sono dei succhi fermentati che divertono e soddisfano i palati di coloro che gli hanno dato fiducia.
La sua filosofia in vigna non ammette nessun tipo di aiuto chimico, bensì si basa sull’utilizzo di preparati naturali, sulla prevenzione, e sulla gestione del vigore della vite stessa.
La vinificazione avviene all’interno del suo piccolo garage, che un tempo era un fienile in pietra, dove François utilizza sia delle grandi botti in legno, che dei serbatoi in plastica ed in cemento.
Anche qui dentro la parola d’ordine è la stessa dei campi, nessun aiuto, nessuna correzione, nessun compromesso. Il vino deve essere una fedele espressione del terreno, ed una vera e propria estensione del produttore.
François è stato affettuosamente soprannominato dai colleghi e dai clienti il “Willy Wonka della vinificazione”, a causa delle sue bizzarre fermentazioni e dei suoi vini estremamente vivaci e molto poco convenzionali.
Oltre ai terreni di sua proprietà Ecot lavora anche una vigna in affitto di Mercurey Premier Cru che imbottiglia declassandola a semplice Vin de France, d’altronde come il resto dei suoi vini. Questa vigna, molto vicina a casa sua, era stata abbandonata per più di 80 anni prima che Francois decidesse di ridarle una nuova vita. I suoi sono vini completamente atipici ma comunque molto ben bilanciati, sono dei succhi fermentati che divertono e soddisfano i palati di coloro che gli hanno dato fiducia.
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